Logo Bianco

Amiamo navigare in barca a vela e viaggiare a piedi per il mondo.
Questa è la sintesi di cosa può accadere quando una velista amante del mare e delle regate, che ha navigato in lungo e in largo per tutto il mediterraneo, si innamora di un camminatore “incallito”

Seguici
TORNA SU

Ha vinto Luna Rossa…ma cos’è?

luna rossa

Ha vinto Luna Rossa…ma cos’è?

Ricordo bene le notti insonni, più di 20 anni fa, passate con gli amici davanti allo schermo ad ammirare le gesta di Luna Rossa che cercava di vincere l‘America’s Cup. Spinti da una infantile affezione campanilistica, imparavamo lentamente  a capire cosa volesse dire virare, strambare ed altri termini marinareschi impronunciabili. In men che non si dica eravamo tutti novelli Skipper allievi del grande Francesco de Angeli. Luna Rossa era una barca a vela che utilizzava tutta la tecnologia del tempo per migliorare le proprie prestazioni…ma era una barca!

Oggi cos’è Luna Rossa?

Tecnicamente si tratta di una imbarcazione classe AC75 di 75ft. In questo tipo di barche l’utilizzo dell’Hydrofoils è esasperato ed ipertecnologico. Durante la telecronaca, l’incolpevole cronista, si è ritrovato a definire i mezzi in gara come vere e proprie “macchine volanti” non riuscendo mai del tutto a dire senza imbarazzo, le semplici parole “barca a vela”!

La nuova Luna rossa deve volare sull’acqua, il più grande errore che il suo equipaggio possa commettere è farla galleggiare sul mare (dislocare?).

Poco male, dirà qualcuno! In fondo, le barche sono sempre state soggette ad una continua evoluzione che le ha portate a realizzare delle innovazioni (velocità, andature, etc.) impensabili prima.

Tutto assolutamente vero!

Ma ci sono alcuni elementi che faccio fatica a digerire: fin dai tempi degli Egizi le barche galleggiavano sull’acqua. I 6000 anni che sono passati dalle prime vele quadre, non rappresentano solo la storia della navigazione ma anche quella dell’uomo. I sussidiari delle elementari (sempre che esistano ancora!) lo possono dimostrare. Vedere queste “astronavi” sollevarsi a pelo d’acqua mi da, dunque, una forte sensazione controintuitiva. In più, nonostante oggi sia istruttore di vela, giuro che non riesco a comprendere pienamente le manovre degli equipaggi. L’approccio alle prime boe mi lasciava perplesso: dove sono gli Spinnaker, e l’assetto con le vele lasche a cercare di togliere vento all’avversario che mi sta davanti? Poi la flebile risposta della TV : queste barche navigano (o meglio volano) con il vento apparante!

Ti ritrovi li a masticare una definizione di aerodinamica di cui non hai mai sentito la mancanza…ma è così!

Forse la lieve diffidenza che sento nei confronti di queste barche è il frutto di una lacunosa comprensione del loro funzionamento.

Ricordo che la mia psicoterapeuta, più di 22 anni fa, mi disse “lei è metà ingegnere e metà poeta!”

Che sia solo il poeta che si ribella allo strapotere dell’ingegnere?

 

 

Lascia una Risposta

Apri la chat
Serve aiuto?
Ciao! Sono Agata... come posso aiutarti?