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Amiamo navigare in barca a vela e viaggiare a piedi per il mondo.
Questa è la sintesi di cosa può accadere quando una velista amante del mare e delle regate, che ha navigato in lungo e in largo per tutto il mediterraneo, si innamora di un camminatore “incallito”

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Camminare guarisce!

Camminare guarisce

Camminare guarisce!

Nel Novembre del 2019, durante uno dei miei tanti cammini di Santiago, mi trovavo lungo la Via de La Plata in Spagna con un piccolo gruppo di amici pellegrini. Durante una delle tappe in Extremadura, ci siamo trovati a condividere il sentiero con due simpatiche signore che segnalavano la loro presenza con canti a squarciagola accompagnati unicamente dal gracchiare di uno smartphone. Stranamente, tutt’altro che infastiditi da questa maniera rumorosa di camminare, abbiamo fatto amicizia immediatamente. Una di esse aveva sul suo vecchio zaino una spilla che diceva, senza mezzi termini, “E’ tempo di andare!”. Così ci siamo scambiati esperienze, opinioni, visioni sul cammino e sulla vita. E fu proprio in questa occasione che sentii pronunziare per la prima volta queste due parole messe insieme, senza nessuna pausa, punto o interruzione: “camminare guarisce”.

“Camminare Guarisce” è il titolo  di un libro (fortemente promosso dall’associazione di cui facevano parte le due simpatiche pellegrine) scritto a quattro mani da Fabrizio Pepini e da Massimiliano Cremona che racconta fondamentalmente la storia di Fabrizio, cui nel maggio del 2011 venne diagnosticato un tipo di linfoma molto aggressivo, un linfoma mantellare di tipo NH al IV stadio, che non gli avrebbe lasciato molte speranze di vita. Fabrizio fece tutto ciò che andava fatto e seguì con decisione il percorso terapeutico proposto dai medici.

Il primo passo decisivo fu fare il trapianto di midollo osseo, generatore di nuove cellule del sangue “non malate”, intervento cui seguì un mese di “clausura” dentro una camera d’ospedale sterile. Fu durante quel periodo di forzato isolamento che Fabrizio maturò l’idea di partire appena possibile per il cammino di Santiago, in Spagna: un sogno che voleva realizzare prima di morire! Ci riuscì infatti nel maggio 2012, e quell’esperienza segnò “un punto di non ritorno” che cambiò la sua vita per sempre!

Dopo il primo, sconvolgente cammino, Fabrizio seguitò con le sessioni di terapia previste, che fece con cadenza bimensile, e continuò a ritagliarsi lunghi spazi da vivere zaino in spalla camminando. Aveva avuto infatti una folgorante intuizione: la sua malattia la voleva vivere “in cammino”! Da allora non si è più fermato! (https://associazionecamminareguarisce.it/)

Per la prima volta ascoltavo dei risvolti clinici che confermavano una intuizione che avevo avuto più di 15 anni fa: camminare è cura e la cura è il cammino!

Forse è proprio per questo che non vedo l’ora di riprendere lo zaino e e gli scarponi e perdermi in questa bellezza!

E’ tempo di andare!

 

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